14 mar 2011

Dragon Age 2 recensione.

Il binomio bioware GDR nasce parecchi anni fa su pc e tocca vette di qualità con titoli come baldur's gate e never winter night.
Meno di 2 anni fa, Bioware sbarcò su console con dragon age , una evoluzione naturale della serie never winter, riadattata e semplificata per essere gestita comodamente via pad.
Nonostante alcune lacune strategiche, che vedevano in testa la versione PC, sia per realizzazione tecnica, che per gestione di gioco molto più dettagliata, anche la versione console di dragon age conservava degli aspetti strategici e gestionali che rendevano l 'esperienza di gioco piacevole ed accattivante, in particoalre nella gestione emotiva del gruppo e nell intreccio delle storie secondarie e principali.
Il gioco ebbe un successo discreto e parecchie espansioni , bioware decise cosi a meno di 2 anni dalla pubblicazione del primo capitolo di sviluppare un seguito.
Grafica e sonoro
Tecnicamente dragon age 2 propone un netto balzo in avanti nel comparto grafico e sonoro, rimanendo tuttavia indietro rispetto alle pubblicazioni attuali.Per quanto il risultato sia di un discreto impatto e superiroe al primo, dragon age 2 delude in parte le aspettative ritangliandosi una posizione poco più che sufficiente. Deludenti in particolare alcune animazioni dei volti, la mancanza di animazione della vegetazione, la ripetitività degli ambienti , quasi mai troppo vasti e qualche sporadico calo di frame rate.Nulla di ridire invece sul comparto audio, sempre ben orchestrato e perfettamente idoneo alla narrazione delle nostre gesta.
Gameplay
Se è possibile chiudere un occhio sugli aspetti tecnici sorpa citati , sarà veramente difficile, se non impossibile, digerire le scelte di gameplay eccesivamente semplificate portate a termine da bioware. Il nostro protagonista non può scegliere una razza di appartenenza e puo selezionare inizialmente solo 3 macrocategorie : guerriero mago o ladro.Nel corso dell avventura sarà poi possibile scegliere classi e specializzazioni attraverso dei grafici intuitivi.I personaggi che incontreremo invece durante le nostre scorribande possiedono gia una specializzazione e possono incrementare anche loro con il medesimo sistema le caratteristiche e abilità, modificandone per altro alcuni bonus o malus in base al grado di amicizia raggiunto con il nostro eroe.PArticolarmente antipatico il limite imposto sulle armature, non possiamo modifcare l'equipaggiamento dei nostri compagni se non nella scelta della armi ed acessori, nessuna armatura , stivale o guanto potrà essere affidato a nessun altro ceh a noi.Inutile sottolineare come nel corso dell avventura vi ritroverete pieni di oggetti inutilizzabili dalla vostra classe sceltà. I combattimenti sono il lato ancor più deludenti del titolo.IL sistema a turni si msotra ancora piu debole su console e tutto si riduce semplicemente a queste scelte.
1 Attacco fisico il personaggio esegue un attacco con la sua arma
2 attivazioen capacità o stato, il personaggio attiva un incantesimo i cui effetti sono costanti, alcuni anche per tutto il party ma impegnano parzialmente il nostro mana a disposizione
3 incantesimo o capacita utilizzabile una sola volta, inutilizzabile fino alla prossima ricarica
4 utilizzo di oggetti o spostamenti dei personaggi.
Come potrete immagianre un buon 90% degli scontri si svolgerà premendo forsennatametne sul tasto d'attaco, l unico aspetto strategico è relegato alle creazione tattiche di ogni personaggio, unica sezione in cui potrete investire un po del vostro tempo in modo da creare dei profili realmente performanti.Paradossalmente il sistema di tattiche funziona bene ma questo porta il gioco su un sistema ancora piu "telecomandato" e il vostro povero tastino d'attacco sarà velocemente consumato come nel più scontato e semplice degli hack 'n' slash.
Il sistema di gioco nella sua globalità potrebbe anche essere divertente e un minimo profondo, ma è chiaro che chi si è accostato ai giochi bioware per la loro componente esplicitamente trasportata Dai giochi di ruolo classici , rimarrà profondamente deluso : la sensazione che si potesse fare molto di meglio pervade tutta la durata del gioco.
Storia e narrazione
Il gioco riparte piu o meno esattamente dalla conclusione del prim ocapitolo e permette anche la conservazione del personaggio, tramite il caricamente dell' ultimo salvataggio utile di dragon age1. Lìinizio e l'evolversi della storia sarà sempre parzialmente diverso in base alle scelte successive e sempre discretamente narrato ed intrecciato, mantenendosi su basi qualitative a cui ormai bioware ci ha abituato nel corso degli anni..L'esplorazione delle are risulta però ripetitiva e tutto il gioco si svolge in ambienti ripetitivi e mai troppo vasti.La ricerca di oggetti o quest aggiuntive ripaga un minimo il setaccio di ogni locazione ma è evidente che dragon age 2 non premia particolarmente questo aspetto del gioco, puntando tutto proprio sugli ottimi aspetti narrativi.Ottima la longenvità del titolo che puo superare le 50 ore andando a sviscerare ogni singola missione.
Ci vorrebbe un amico
PArticolarmente interessanti e carismatiche risultano le avventure dei nostri "amici" molto dettagliate e spesso in contrapposizione tra di loro.Sarà necessario scegliere bene i nostri "amici" e sarà arduo portare a termine tutte le missioni cercando di fare tutti contenti.Sarà necessario livellare bene tutti i componenti e utilizzarli obbligatoriamente in alcune speccifiche missioni.Certamente la parte più centrata e divertente del gioco.Peccato non poter migliorare interamente l equipaggiamento dei nostri alleati se non con ruen aggiuntive o bonus specifici acquistabili nei negozi o trovati come ricompensa di determiante uccisioni.
Considerazioni finali
Dragon age 2 rappresenta un titolo che punta prevalentemente a neofiti del genere, una chaira manovra commerciale per accostare nuovi adepti a uno stile di gioco probabilmente ritenuto eccessivamente laborioso e lento nelle precedenti incarnazioni di bioware.Ai giocaotri più esperti ,parzialmente delusi, rimane comunque un titolo ben narrato e sceneggiato, possibilmente da giocare in modalità difficile per aggiungere un po di pepe al tutto.

5 commenti:

Black75 ha detto...

Insomma, della serie che continuiamo a pagare noi giocatori abituali per le scelte volte al richiamo di nuove leve, che, mi duole dirlo, non conosceranno mai il vero videogioco al quale siamo affezionati da tempo (troppo?).
Ma dimmi, dimmi: c'è il supporto per il Kinect, vero?
No perchè la moda va cavalcata!
Attendo con ansia il giorno in cui con una semplice scorreggia riusciremo a castare un incantesimo (ad area ovviamente).
Però dai..... è una delusione solo apprendere questa "virata" casualotta, figurati a provare il titolo con mano.
Per me "Dragon Age Origins" tutta la vita. A meno che col 3 (oooooeccome se ci sarà) in Bioware non si facciano perdonare il mezzo passo falso.

massimiliano giannetto ha detto...

intendiamoci io sono prossimo a finirlo e ci ho gicoato aprecchie opre... è un titolino discreto anceh lui ma il male della "kinectizzazione" continua ormai o li facciamo facili o non li vendiamo sembra il motto perpetuo.

D. ha detto...

a me i draghi ricordano Merlino e Nerlino mi ricorda che ho delle pozioni sul fuoco :-)

Black75 ha detto...

e si scoprì che Diz è streghetta! :P

D. ha detto...

è ora di scoprirlo !

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