20 nov 2009

La vita fra i denti... stile mazzata!

Correre.
Non si fa altro che correre, guai voltarsi indietro, guai fermarsi.
Corro anch'io. Il problema è: dove cazzo sto andando?
Non esiste alcuna risposta, probabilmente non esiste neanche una meta d'arrivo vera e propria... vuoi vedere che l'importante è la "corsa"? Si insomma, un po' come la storia del viaggio che è più importante della destinazione.
Fatto sta che sarebbe meglio continuare a correre senza mai fermarsi a riflettere, altrimenti diventa dura. Molto.
Ti fai il culo dalla mattina alla sera, in ufficio ed in casa: per cosa? Per essere preso a pesci in faccia, ovvio!
Mandi avanti un servizio indispensabile per l'Amministrazione presso la quale lavori, senza che nessuno si sia mai sognato di riconoscerti nulla, senza alcun extra in busta paga, senza che ti venga ufficializzata alcuna carica o che venga riconosciuto da qualcuno il ruolo che ricopri. Senza alcuna gratifica (e qui non mi riferisco ai soldi). E che succede? Non appena si parla di nominare un Capufficio balzano avanti gli stronzi ai quali hai insegnato tu a lavorare, li hai istruiti "a gratis" per poi vederli tentare di fotterti!
E no cazzo!
Ma poi cos'è? La guerra dei poveri? Basta il primo mezzo stronzo col culo pieno di soldi che dall'"alto" del suo piedistallo decide di appellarti con un termine dal corrispettivo significato di "nullafacente" ed ecco che niente ha più senso.
Massì, riduciamoli pure questi stipendi del cazzo!
Una famiglia composta da 3 persone (di cui una di 2 anni e poco più... e si sa di quante cose hanno bisogno i bambini) che deve andare avanti con circa 1.200,00 maledetti euro al mese va penalizzata ulteriormente.

Affitto 606,75 (notare i 75 centesimi... un filantropo il padrone di casa!)
Condominio 100,00
Bollette assortite per circa 160,00 (media mensile)

Cosa resta di 1.200,00?
- 333,25
Fico! Peccato che ci si deve comprare da mangiare, pagare benzina, tariffe per il parcheggio o in alternativa i biglietti o gli abbonamenti dei mezzi... i vestiti? Beh, quello è il settore dove si risparmia di più, nel senso che non compri una maglietta da 4 anni o più sperando che quella che indossi non ti si stracci da un momento all'altro per un colpo di vento!
E allora si, dai! Riduciamolo ancora un po' sto cazzo di stipendio. Anche solo per vedere di che colore diventa il conto in banca, ormai perennemente rosso. Magari diventa viola? Azzurro? Celestino rosapallido? Vedremo.
E intanto ricomici a correre? Beh, meglio di si, che a pensar troppo ti rovini la salute.
Già, la salute.
Corri, corri... e intanto la gente che ti sta intorno ed alla quale ti affezioni pian piano sparisce. Una volta è un tumore, una volta è chissà quale altro maledetto malanno o incidente.
Ma per loro a cosa cazzo è servito correre?
E per me a cosa deve servire?
Ad avere successo nel lavoro?
A portare a casa più soldi?
A non pensare che la propria esistenza, così come quella dei propri cari, nell'immensità dell'Universo non rappresenta altro che un granello di sabbia nel deserto, in attesa che un soffio di vento lo spazzi via?
Ad avere la forza di continuare a sopportare le altrui lagne del cazzo che mi investono con la stessa grazia di un pendolino lanciato in corsa con cadenza giornaliera?
Ma cazzo di giuda, non basta svegliarsi tutte le mattine prima che pisci il gallo? Stare tutta la giornata in ufficio? Avere a che fare tu tutto il santo giorno con gente di merda che non appena scolli il culo dal muro è lì pronta a perforartelo?
Ed infine, dulcis in fundo, non resta che sommare al resto anche la preoccupazione incessante per il futuro della creaturina che si è messo al mondo. L'ansia... il timore... l'angoscia... la paura.
Roba che solo diventando genitore si può comprendere, e che ti segna anche fisicamente: qualche capello brizzolato lì, uno sprazzo di barba bianca là... Insomma, si diventa più sexy no?
Torniamo a correre va... non sia mai che alla fine si arrivi davvero da qualche parte.
Intanto all'ingresso del cimitero di Milazzo (ME) c'è scritto: "Corri, corri... che qui ti aspetto".
postato da: Black75 alle ore novembre 19, 2009 09:01 | Permalink | commenti (2)



Commenti


#1 - 20 Novembre 2009 - 22:01

Diciamo che è un momento un po' così. Un po' dimmerda, cioè. Ma basta lasciarlo passare. O almeno è così che ti dicono. Tu, nel dubbio, stringi forte forte forte le chiappe e mantieni la rotta. Chissà: magari serve pure a qualcosa.


diobrando74






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#2 - 23 Novembre 2009 - 10:38


mode chiappestrette: ON!


Black75

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